“Perché con Morire di Lavoro ci mostra le facce e ci fa sentire le voci di chi sopravvive con tanto dolore e difficoltà alla mancanza di una vera cultura della sicurezza diffusa e condivisa, che prima ancora di tanti lavoratori uccide la dignità di una nazione intera. Inoltre il suo impegno per promuovere il film in tante scuole italiane permette alla stessa opera cinematografica di vivere e di essere vista e discussa, ma soprattutto permette di vivere alla speranza di avere domani cittadini più responsabili della loro e altrui vita, sia sul lavoro che in ogni ambito della vita” ANMIL, Piacenza 29 novembre 2008.